martedì 15 maggio 2012

Europe’s voice: alla fine accordo raggiunto


Trattative estenuanti e consegna del Final Comuniquè al fotofinish ma l’accordo europeo, alla fine, viene raggiunto.  È questa la fotografia di Europe’s voice, il pre-summit  tra le delegazioni europee che, fra meno di un mese, prenderanno parte al G8 & G20 Youth Summits di Washington.  Di intesa, si può parlare, almeno sui punti di discussione più importanti, a partire dalla proposta di scudo missilistico europeo, avanzata dalla Nato, che tanto fa agitare la Russia.
Al vertice di Berlino i giovani “ministri”, concordando sulla necessità di recuperare il dialogo tra le due parti per l’interesse di tutte le nazioni del G8, hanno ribadito l’importanza della costruzione dello scudo. Obiettivo: proteggere tutti i popoli europei della NATO, il loro territorio e le loro forze, esigenza vitale in un momento in cui l'Iran ha mostrato l'intenzione di procurarsi armi nucleari e un programma per missili a medio raggio.

Il Medioriente attira le attenzioni anche degli Affari Esteri: i delegati europei hanno fermamente condannato le modalità con cui il governo siriano sta gestendo la rivolta e chiedono che questo attui immediatamente i suoi impegni internazionali (risoluzione 2043, Piano Annan). Tra le materie di discussione anche i diritti delle minoranze. In particolare è stato espressamente sottolineato che tutti i governi devono riconoscere legalmente le unioni tra persone dello stesso sesso e consenzienti.

Nell’ambiente, sezione in cui si concentrano aspettative di cambiamento, i delegati europei hanno rafforzato l’impegno per la progressiva eliminazione, entro il 2020, delle sovvenzioni per i combustibili fossili. In linea con l’obiettivo sulla riduzione delle emissioni di CO2, è stato inoltre proposta l’idea di tassare gli stati inadempienti per un importo proporzionale al superamento del limite.
Nuovi modelli di crescita e valide garanzie di food security sono state  presentate dal “ministero” dello Svilppo: il progetto fa leva sulle capacità locali. La creazione di riserve permanenti sostenibili alimentari locali viene ritenuto infatti un valido strumento di lotta alla povertà: queste scorte non sono la risposta alle crisi di emergenza, ma sono soluzioni a lungo termine per garantire una produzione alimentare continua. Nei paesi in via di sviluppo, le riserve alimentari possono creare opportunità di lavoro e rappresentano approvvigionamenti alimentari permanenti. Concretamente i giovani rappresentanti europei intendono quindi creare un campo collettivo nei villaggi rurali, dove ogni famiglia cresce diverse colture, garantendo un sistema di sussistenza; il cibo fornito dal campo verrà poi stoccato in riserve di cibo locali.

Queste e le altre proposte ministeriali sono state, alla fine, approvate per consensus dai capi di Stato, autori del documento finale: tra le loro iniziative personali, gli  “Head of State” hanno inoltre discusso riguardo la definizione dei rischi sulla sicurezza globale per una società florida. Su questo punto però le parti non sono riuscite ad incontrarsi su un terreno condiviso: la questione è stata quindi rimandata al vertice di Washington. Non ci resta che attendere il grande incontro!



Per rimanere costantemente aggiornato sulle attività della delegazione, al G8 & G20 Youth Summit 2012, visita il sito http://www.youngambassadorsociety.org!

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Scritto da Claudia Vanni

  Edito da Marta Castellani

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