Trattative estenuanti e consegna del Final Comuniquè al
fotofinish ma l’accordo europeo, alla fine, viene raggiunto. È questa la fotografia di Europe’s voice, il
pre-summit tra le delegazioni europee
che, fra meno di un mese, prenderanno parte al G8 & G20 Youth Summits di
Washington. Di intesa, si può parlare,
almeno sui punti di discussione più importanti, a partire dalla proposta di
scudo missilistico europeo, avanzata dalla Nato, che tanto fa agitare la Russia.
Al vertice di Berlino i giovani “ministri”, concordando sulla necessità di
recuperare il dialogo tra le due parti per l’interesse di tutte le nazioni del
G8, hanno ribadito l’importanza della costruzione dello scudo. Obiettivo: proteggere tutti i popoli europei della NATO, il loro territorio e le
loro forze, esigenza vitale in un momento in cui l'Iran
ha mostrato l'intenzione di procurarsi armi nucleari e un programma per missili a medio raggio.
Il Medioriente
attira le attenzioni anche degli Affari Esteri: i delegati europei hanno
fermamente condannato le modalità con cui il governo siriano sta gestendo la
rivolta e chiedono che questo attui immediatamente i suoi impegni
internazionali (risoluzione 2043, Piano Annan). Tra le materie di discussione
anche i diritti delle minoranze. In particolare è stato espressamente
sottolineato che tutti i governi devono riconoscere legalmente le unioni tra
persone dello stesso sesso e consenzienti.
Nell’ambiente,
sezione in cui si concentrano aspettative di cambiamento, i delegati europei
hanno rafforzato l’impegno per la progressiva eliminazione, entro il 2020,
delle sovvenzioni per i combustibili fossili. In linea con l’obiettivo sulla
riduzione delle emissioni di CO2, è stato inoltre proposta l’idea di tassare
gli stati inadempienti per un importo proporzionale al superamento del limite.
Nuovi modelli di
crescita e valide garanzie di food security sono state presentate dal “ministero” dello Svilppo: il
progetto fa leva sulle capacità locali. La creazione di riserve permanenti sostenibili
alimentari locali viene ritenuto infatti un valido strumento di
lotta alla povertà: queste scorte non sono la risposta alle crisi di emergenza, ma sono soluzioni
a lungo termine per garantire una produzione alimentare continua. Nei
paesi in via di sviluppo, le
riserve alimentari possono creare
opportunità di lavoro e
rappresentano approvvigionamenti alimentari permanenti. Concretamente i giovani rappresentanti europei intendono quindi creare un campo collettivo nei villaggi rurali,
dove ogni famiglia cresce diverse
colture, garantendo un sistema di
sussistenza; il cibo fornito dal
campo verrà poi stoccato in riserve di cibo locali.
Queste e le altre proposte
ministeriali sono state, alla fine, approvate per consensus dai capi di Stato,
autori del documento finale: tra le loro iniziative personali, gli “Head of State” hanno inoltre discusso riguardo
la definizione dei rischi sulla sicurezza globale per una società florida. Su
questo punto però le parti non sono riuscite ad incontrarsi su un terreno
condiviso: la questione è stata quindi rimandata al vertice di Washington. Non
ci resta che attendere il grande incontro!
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Scritto da Claudia Vanni
Edito da Marta Castellani
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