Mentre i leader discutono, i giovani trovano soluzioni concrete
E alla fine consensus fu! Dopo una nottata in bianco, passata a contrattare, i venti “Capi di Stato in-law” hanno raggiunto l’accordo finale. A riprova dell’impegno notturno, le facce provate e gli sguardi assenti, che il giorno successivo è stato possibile osservare alla cerimonia ufficiale. Ma la stanchezza non ha avuto la meglio sull’entusiasmo e l’eccitazione, che i giovani delegati hanno provato nel presentare il Final Comuniquè: ciascun comitato ha lavorato duro sulla propria materia specifica, permettendo l’elaborazione di un documento finale, condiviso ma soprattutto innovativo!
Ora il documento sarà trasmesso al tavolo del G20 ufficiale e ai rispettivi governi nazionali, non appena le delegazioni avranno fatto ritorno in Patria.
“I settori della Difesa e della Finanza hanno raggiunto risultati sorprendenti” ha affermato il nostro Head of State, Dario Mazzella.
Mentre
nel mondo politico reale, Nato e Russia si scrutano a distanza, giocando a
braccio di ferro, i giovani delegati hanno invece raggiunto l’accordo su uno
dei punti più dolenti dell’attuale politica internazionale: lo scudo
antimissilistico europeo. La NATO e i Paesi dell’Unione europea, garantendo la
natura puramente difensiva dello scudo, non diretto al potenziale nucleare di
Mosca, sono riusciti ad ottenere il consenso russo. Le preoccupazioni della
Russia sulla fase 3 e fase 4 sono state comprese e affrontate attraverso un
confronto sui vincoli previsti e sul dispiegamento di ulteriori forze nucleari
russe sul confine NATO / Russia.
Il
comitato della Finanza è intervenuto, invece, nella delicata materia degli
Hedge Fund, i fondi speculativi che stanno tormentando i mercati
internazionali: a riguardo, è stato proposto un sistema di controlli a
campione, che obblighi gli Hedge Fund, qualora interpellati dalle autorità
competenti, a rivelare gli assets in portafoglio, per accertare che non siano
presenti short sellings. Il meccanismo vuole così disincentivare le vendite
allo scoperto, con riferimento in particolare ai beni tangibili: la stabilità
dei prezzi delle commonities è infatti, essenziale alla stabilità delle
economie dei Paesi e alla gestione delle loro politiche di crescita.
Well done! Direbbero da queste parti.
Adesso ci aspetta il Gran Gala serale: la tensione delle negoziazioni svanisce e lascia il posto all’euforia e alla soddisfazione di chi ha discusso, magari si è anche arrabbiato, ma alla fine ha trovato un punto d’incontro.
E’ richiesta la massima eleganza! La delegazione italiana si prepara a non far sfigurare il proprio Paese. Stay tuned for photos and updates!
Claudia Vanni
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