Prendete un classico college americano: una piscina all’aperto, due campi da tennis, un immenso prato verde, strutture di mattone rosso; inseriteci un gruppo di duecento ragazzi, pronti a confrontarsi su temi di politica mondiale, provenienti da tutto il mondo: ed ecco, pronto per la cottura, l’impasto del G8 & G20 Youth Summits.
All’interno degli edifici della
prestigiosa George Washington University, poche ore fa è stato dato l’avvio
ufficiale al Summit. In primis il palco è stato occupato dagli inni americano e
messicano, (Paesi che detengono la presidenza rispettivamente del G8 e del G20
ufficiali), che ci hanno fatto assaporare momenti di puro patriottismo come
base per il confronto, il dialogo e lo scambio. Nel pomeriggio poi abbiamo
avuto l’opportunità di relazionarci con i protagonisti della diplomazia
americana: ad avviarci verso le negoziazioni di domani, ci hanno pensato Menaka
Nayyar e Andrew Rabens, del dipartimento di Stato americano e dr. Nivole Goldin
e dr. Genevieve Maricle, dell’Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo
internazionale, che hanno discusso riguardo al coinvolgimento dei ragazzi nelle
politiche. I giovani delegati hanno potuto presentare domande e osservazioni. Tra i tanti interventi, mi ha
colpito quello di un giovane indiano: questo invitava i presenti a non cadere nella tentazione della formalità a e rifuggire la burocratizzazione, oggetto
delle nostre critiche, ma soprattutto sollecitava ad adoperarsi per il raggiungimento di un Final Comuniquè
tangibile, nuovo e risolutivo, che sarà consegnato sul tavolo dei G20 dei “Big”.
Ora è davvero tutto pronto: stay tuned!
Per rimanere costantemente
aggiornato sulle attività della delegazione, al G8 & G20 Youth Summit 2012,
visita il sito http://www.youngambassadorsociety.org
e seguici anche su Facebook, alle pagine “Italian delegation for G8&G20
Youth Summits” e “Young Ambassadors Society”.
Claudia Vanni
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