venerdì 8 giugno 2012

G8 & G20 Youth Summits: accordo raggiunto nella notte


Mentre i leader discutono, i giovani trovano soluzioni concrete

E alla fine consensus fu! Dopo una nottata in bianco, passata a contrattare, i venti “Capi di Stato in-law” hanno raggiunto l’accordo finale. A riprova dell’impegno notturno, le facce provate e gli sguardi assenti, che il giorno successivo è stato possibile osservare alla cerimonia ufficiale. Ma la stanchezza non ha avuto la meglio sull’entusiasmo e l’eccitazione, che i giovani delegati hanno provato nel presentare il Final Comuniquè: ciascun comitato ha lavorato duro sulla propria materia specifica, permettendo l’elaborazione di un documento finale, condiviso ma soprattutto innovativo!
Ora il documento sarà trasmesso al tavolo del G20 ufficiale e ai rispettivi governi nazionali, non appena le delegazioni avranno fatto ritorno in Patria.



“I settori della Difesa e della Finanza hanno raggiunto risultati sorprendenti” ha affermato il nostro Head of State, Dario Mazzella.


Mentre nel mondo politico reale, Nato e Russia si scrutano a distanza, giocando a braccio di ferro, i giovani delegati hanno invece raggiunto l’accordo su uno dei punti più dolenti dell’attuale politica internazionale: lo scudo antimissilistico europeo. La NATO e i Paesi dell’Unione europea, garantendo la natura puramente difensiva dello scudo, non diretto al potenziale nucleare di Mosca, sono riusciti ad ottenere il consenso russo. Le preoccupazioni della Russia sulla fase 3 e fase 4 sono state comprese e affrontate attraverso un confronto sui vincoli previsti e sul dispiegamento di ulteriori forze nucleari russe sul confine NATO / Russia.


Il comitato della Finanza è intervenuto, invece, nella delicata materia degli Hedge Fund, i fondi speculativi che stanno tormentando i mercati internazionali: a riguardo, è stato proposto un sistema di controlli a campione, che obblighi gli Hedge Fund, qualora interpellati dalle autorità competenti, a rivelare gli assets in portafoglio, per accertare che non siano presenti short sellings. Il meccanismo vuole così disincentivare le vendite allo scoperto, con riferimento in particolare ai beni tangibili: la stabilità dei prezzi delle commonities è infatti, essenziale alla stabilità delle economie dei Paesi e alla gestione delle loro politiche di crescita. 


Well done! Direbbero da queste parti.

Adesso ci aspetta il Gran Gala serale: la tensione delle negoziazioni svanisce e lascia il posto all’euforia e alla soddisfazione di chi ha discusso, magari si è anche arrabbiato, ma alla fine ha trovato un punto d’incontro.
E’ richiesta la massima eleganza! La delegazione italiana si prepara a non far sfigurare il proprio Paese. Stay tuned for photos and updates!


Claudia Vanni

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